Un primo passo
potrebbe essere quello di lavorare con il nero, il colore del buio, che in
realtà attira molto i più piccoli, avendo una tonalità così forte e accesa. E’normale
che al di sotto dei 3 anni si scelgano le tinte scure per colorare a causa
della loro valenza simbolica: affermarsi con un tratto nero risulta più
incisivo di farlo con una linea gialla.
Le canzoncine delle streghe cantate a luci spente aiutano a
rendere quel momento molto coinvolgente, ma per i più temerari si può anche
progettare un gioco un po’più spericolato: luci spente, serrande abbassate e
pile elettriche in mano. Se l’adulto accompagna in un primo momento i bambini
alla scoperta dei giochi di luce che si possono realizzare con le torce, ben
presto i movimenti saranno liberi ad accompagnati da grasse risate.
Si possono organizzare dei veri e propri teatrini con le
ombre: infondo basta un lenzuolo bianco ed un faretto. E ovviamente una storia.
I libri per bambini sul tema della notte, del buio e delle ombre sono
tantissimi ma per quanto riguarda la drammatizzazione consiglio In una notte di
temporale di Yuichi Kimura (Salani Editore), mentre per la lettura mi rifaccio
al classico Nella notte buia di Bruno Munari (Corraini).
Non dimentichiamoci infine delle candele, valido alleato (se
usato con cautela) per attività a luci spente o per pranzetti romantici.
Attività apparentemente banali si riveleranno avventure che cementeranno il gruppo e allo stesso tempo renderanno ogni singolo bimbo più sicuro di se stesso e delle proprie capacità. Allora, che aspettate? Tutti pronti alla scoperta del buio!
Molto interessante e utile. Ciao!
RispondiEliminaLavorare con le ombre è sempre stimolante..anche per noi adulti! Grazie per il supporto!
RispondiEliminaMonto interesante come sempre! Saluti Natty ed Elisa
RispondiEliminaCiao ragazze!!!! Grazie per la vostra lettura!!!! un salutone
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