mercoledì 1 febbraio 2012

Neve, magistra vitae


Chi non ha sbuffato almeno una volta di fronte alle previsioni del tempo che segnalavano precipitazioni nevose? Chi non ha maledetto il cielo mentre di prima mattina cercava di ripulire la macchina dal ghiaccio? Per non parlare di tutti quegli impegni saltati a causa della neve…

La mia città innevata
Dicono che gli unici felici in tempi di nevicate siano i bambini e gli sciatori: i primi perché chiudono le scuole, costruiscono pupazzi di neve, si rotolano e giocano a pallate. Eppure se ci fermiamo a riflettere la neve ha molto da insegnare.

Innanzitutto rende tutto così silenzioso e ogni tanto un po’di riposo auricolare fa bene. Serve ad abbassare i toni, non serve urlare e di conseguenza ci si agita meno.
La neve crea poi disagio alla viabilità e allora obbliga a spostarsi a piedi, attività ormai perduta per sempre. Le distanze non sembrano più insormontabili, si trae beneficio da quel poco di moto fisico, si ha del tempo solo per se stessi, per pensare o per ascoltare musica, si gode il panorama della nostra città, oggi vestita a festa come nei migliori party modaioli (only white, please).
La neve rende bello: è indubbio! Tutto ha il suo fascino colorato di bianco e allora si guarda con occhi diversi, si fotografa, si rende reale proprio quel vicolo da cui passiamo tutti i giorni, ma chissà perché, era sempre stato solo e soltanto una via di transito.

Alla fine forse è vero… gli unici felici in tempi di nevicate sono davvero i bambini: chi di noi in questi periodi non ha voglia di creare, lanciare, correre, rotolare, giocare, sdraiarsi… chi di noi in questi giorni non ha voglia di giocare con la neve?

Siamo tutti un po’bambini quando c’è la neve. Fin troppo spesso ce ne scordiamo ma fortuna che esistono gli allarmi meteo a ricordarcelo.

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