mercoledì 12 settembre 2012

Giochi di scomparsa da ambientamenti

Nei primi giorni di ambientamento una buona pianificazione delle scelte di giochi da proporre è d'obbligo e naturalmente dipende all'età dei bambini, ma i giochi a scomparsa si rivelano nel 90% dei casi una scelta vincente. Il gioco in questo particolare momento rassicura il bambino e allo stesso tempo lo distrae e lo impegna durante il progressivo distacco dal genitore. 

E' dunque chiara la motivazione per cui questa tipologia di giochi risulti adatta in questa fase dell'anno: capire che se non si vede un oggetto dopo un po'riappare è una modalità di pensiero che sostiene il bambino nella gestione delle proprie emozione nel momento in cui il babbo o la mamma vanno via per poi tornare a prenderlo. 

La ripetitività dei gesti che precludono questi giochi permette poi di interiorizzarli e di dare sicurezza: questo fenomeno fu osservato da Freud sul nipotino di 18 mesi, che faceva rotolare un rocchetto sotto un mobile per poi riprenderlo in maniera continuativa.

Oltre al classico secchiello nel quale infilare forme geometriche dal coperchio forato, è facile procurarsi questi tipi di giochi costruendoli. Con barattoli di latta dal coperchio di plastica (caffè, latte in polvere), si possono ricavare degli ottimi contenitori e il sopra può essere bucato seguendo la forma degli oggetti che ci vogliamo infilare: palline, pezzi di legno, pezzi di catene, tappi di sughero.

Anche le tane o pezzi di stoffa possono essere utili per il gioco del cucù.

Infine ci sono anche numerosi albi illustrati che possono venire in aiuto: penso all' Apriscatola della Fatatrac o altri libri sulla scia dell'apri e scopri nei quali si cercano persone o cose (famosissimi i classici Spotty).




Gioco e ripetizione




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