martedì 5 marzo 2013

Quando arriva una sorellina...

... o un fratellino, per un bambino è un evento che stravolge totalmente ritmi, sicurezze e modalità di interazione. Un estraneo è arrivato a catalizzare l'attenzione dei genitori: cosa vorrà mai?! E per quanto possa essere carino, non gioca, non parla e piange come un disperato. Non possiamo riportarlo indietro?

All'asilo nido, gli educatori tendono a curare molto questo avvenimento: è importante che il bimbo lo valorizzi come tale, riuscendo a capire l'importanza dell'arrivo del bebè, senza però sentirsi messo da parte. Renderlo partecipe durante la gravidanza è già un ottimo inizio. Ritagliarsi dei momenti "solo per lui", anche dopo la nascita del fratellino o della sorellina, è altrettanto vitale, soprattutto per la mamma: si sentirà ancora il "cocco" di casa e vivrà il momento senza troppe ansie e gelosie.

Evitare di investirlo di troppe responsabilità o di altri cambiamenti, come togliere il ciuccio o passare a dormire nel lettino, sarebbe un altro modo per riuscire a rendere il bambino più tranquillo: se proprio sono passaggi doverosi, programmiamoli prima del parto, considerando che tante volte i più grandi tendono ad imitare i più piccoli o comunque un investimento emotivo eccessivo renderà il bimbo più volubile del solito.

Può succedere che il bimbo perda autonomie acquisite: ha bisogno di essere imboccato, anche se fino all'arrivo del fratello mangiava da solo; fa la pipì nel letto, anche se ormai non usava più il pannolino; ha voglia di essere tenuto più in collo. E'normale qualche regressione: a chi non piacerebbe essere un bebè quando ne arriva uno in casa?! ;)


Anche al nido riservare un'attenzione speciale a fratelli o sorelle maggiori è utile per riuscire a contenere e a dare un nome ad emozioni nuove e mai provate, che talvolta sfociano in gesti aggressivi nei confronti dei compagni. L'invidia e la gelosia sono sentimenti nuovi e riuscire a canalizzarli non è facile per un bambino che sta costruendo il proprio mondo interiore. 

Un libro che i figli maggiori amano molto è E'nato un fratellino, di Liesbet Slegers, edizioni Clavis: racconta in maniera semplice la storia di Lisa (protagonista di molti testi della Slegers, tra cui Lisa e il pancione della mamma, dello stesso editore) alle prese con l'arrivo di Luca, il bebè di casa. Il babbo sembra non avere più tempo per disegnare con lei e anche la mamma non le rivolge le stesse attenzioni: che noia quel marmocchio! Lisa è arrabbiata, ma pian piano, avvicinandosi a lui, prova l'emozione di spingere il passeggino e di abbracciare Luca, che infondo non è poi così male. Che bello essere fratelloni e sorellone grandi!

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