martedì 26 febbraio 2013

Un libro di emozioni

Parlare di emozioni non è mai cosa semplice e farlo al nido, assumendo un metalinguaggio adeguato, diviene un'operazione complessa che prevede una buona progettazione. Eppure raccontare e raccontarsi quello che si prova, dare un nome a un moto interiore, riuscire insieme a trovare i modi per gestirlo è un buon allenamento di crescita, che permette al bimbo di migliorarsi in un contesto sicuro e protetto.

Nella fascia di età 0-3 i bambini sono in preda alle emozioni: rabbia, felicità, disperazione. Riuscire a contenerli e a indirizzarli è compito dell'adulto e spesso è più che sufficiente usare la fisicità per star loro vicini, sostenerli, calmarli. L'espressione corporea è anche un buon modo per manifestare tutte le emozioni represse e le attività di psicomotricità hanno questa valenza: sia che si danzi su musica rilassante, sia che si muovano teli colorati, il nostro corpo diventa una tela su cui dipingiamo quello che teniamo dentro di noi.

www.asili-nido-roma.it 

Le attività grafico pittoriche inoltre sono un altro buon mezzo di espressione, da pianificare alla fine della psicomotricità o in maniera indipendente da essa. Talvolta può essere obiettato che il bambino sotto i 3 anni non ha ancora le capacità per associare un sentimento al segno grafico. In realtà diverse ricerche smentiscono tale credenza ( al riguardo consiglio un testo agilissimo della Junior, Lo scarabocchio al nido) e in ogni caso disegnare e pitturare sono attività che coinvolgono corpo e mente, anche solo in maniera inconsapevole.

Conosciamo la valenza affettiva della lettura dei libri e gli albi illustrati sulle emozioni sono tantissimi e alcuni di essi sono anche davvero belli. Il mio preferito è senza dubbio Che rabbia!, un vero e proprio tormentone in tutti i nidi in cui ho lavorato. Mi piace perchè è veritiero: funzionerebbe anche con gli adulti! E poi sono proprio tutti quei sentimenti negativi, di cui i bimbi non conoscono il nome e da cui si lasciano sopraffare, che meritano un'attenzione particolare.

Un altro mezzo efficace è costruire un libro con le facce dei bimbi della sezione per rendere la lettura ancor più coinvolgente. Ovviamente il riferimento è per una sezione di Grandi: allenarsi a "fare boccacce" a seconda dell'emozione provata può diventare un gioco divertente. Fotografare questi momenti e poi raccoglierli in un album di sezione può permettere ai bambini di visionare la documentazione come se fosse un vero e proprio libro. Il valore della lettura accresce di significato perchè in questo caso i protagonisti sono proprio i bambini che stanno leggendo. 

Iniziare a dar valore alle emozioni è un buon modo per abituare i più piccoli a farlo anche in futuro e saperle gestire è una conquista per ogni adulto equilibrato.

lunedì 18 febbraio 2013

Disturbo del linguaggio...sempre più precoce.

Negli ultimi anni ho notato sempre più bambini che mostrano disturbi del linguaggio già nella sezione Grandi del nido, non correlati a altre patologie evolutive o a carenze biologiche. Lungi da me diagnosticare patologie specifiche, ma quando un bambino dimostra evidenti ritardi, balbuzie ripetute o impossibilità di articolare correttamente, non si può fare a meno di osservarlo.

Di frequente sono proprio i genitori che si rivolgono alle educatrici del nido, parlando delle problematiche riscontrate nel figlio. Personalmente non tendo a una minimizzazione del disagio, spesso molto sentito anche dai padri e dalle madri stessi, preoccupati per il futuro inserimento alla scuola dell'infanzia. Cerco però di spiegare che lo sviluppo non è lineare ed è possibile che un  bimbo sviluppi capacità in maniera discontinua o con ritardo, senza che però questo divenga un vero e proprio problema. In molti casi accade proprio che un evento destabilizzante, come la nascita di un fratellino o un trasferimento, "blocchino" le conquiste cognitive dei più piccoli.

Patologizzare a prescindere etichetta già dalla più tenera età il bambino, ma talvolta ricorrere a un medico specialista è essenziale. In questo caso, si viene facilitati se si crea un'alleanza casa-nido-neuropsichiatra-logopedista, che riuscirà a consigliare giochi o esercizi per potenziare lo sviluppo del linguaggio. La diagnosi precoce è il primo passo per una risoluzione efficace, anche perchè i disturbi del linguaggio possono causare alterazione delle abilità di lettura e scrittura.

Vi è capitato di progettare interventi specifici per bambini che dimostravano ritardi o anomalie nel linguaggio? Come vi siete comportati?




domenica 17 febbraio 2013

Il vostro Carnevale

Sul gruppo Educhiamo! di Facebook ho creato l'evento Carnevale per poter scambiare con i membri foto, idee e belle proposte per festeggiare al meglio questa coloratissima festa. Ecco cosa ne è venuto fuori.

Valeria Di Mari ha postato il link per creare delle mascherine a forma di coccinella utilizzando piatti di carta: l'idea è semplice e veloce da realizzare e possiamo far decorare il piatto con tempere o collage di ogni tipo. In Attività creative per bambini, ad esempio, leggiamo di maschere che hanno le forme delle manine dei bambini e sono colorate con le matite e un altro post è dedicato al collage con gli Smarties (che possono essere sostituiti con coriandoloni o palline di carta velina).

Daniela Capaldo, nel suo blog Mamme come me ha raccontato come si realizzano copricapo da giullare per travestimenti carnevaleschi da far creare ai bambini. Altre idee analoghe possono essere con magliettine da dipingere, oppure carte o sacchetti da decorare e far diventare vestiti originali.

Cinzia Motolese ha postato le foto delle maracas da suonare durante i festeggiamenti: non sono altro che bottigliette o recipienti vuoti da riempire con sabbia, pasta cruda, legumi secchi. I bimbi possono applicarci sopra decorazioni o dipingerle e poi suonarle nel momento della festa.

Emanuela Vinti ha invece pubblicato la foto di un "collage in aria": un hulahoop, strisce di scotch trasparente e ritagli di carta colorati che i bambini si sono divertiti a lanciare. Un'attività motoria per rallegrare gli ambienti scolastici.

Il classico collage di stelle filanti e coriandoli è sempre un lavoretto che piace ai più piccoli e poi...

il vostro Carnevale com'è andato?

domenica 10 febbraio 2013

Bambini a colori

Io ne faccio di tutti i colori
lo dice la mamma, lo dice il papà.
Ma se voglio sapere il colore che hanno i capricci nessuno lo sa.
Fantasia, fantasia, che colore avrà la bugia?
Te lo devi immaginare, prova, prova a colorare.

Le bugie color del cielo perchè sono fantasie.
Faccio guai e marachelle gialle, gialle, gialle.
Ed immagino turchese una lagna lunga un mese.
Se rovescio pane e burro casco e mi faccio un bel livido azzurro.
Se mi picchio col fratello vedo un bel color pisello.

Ha ragione la mia mamma, ha ragione il mio papà.
I capricci sono rossi, rossi, rossi come il fuoco.
Se mi butto giù dal letto vedo le stelle colore violetto.
Se non studio la lezione, me la immagino marrone.

Se io fossi troppo buono, io sarei una novità.
Se io fossi poi perfetto, se io andassi presto a letto, fossi buono e anche sincero, io sarei in bianco e nero.



Dal sito Infanzia Web

domenica 3 febbraio 2013

L'inverno &... il ghiaccio

D'inverno fa freddo e qual'è la cosa più fredda che conoscete? Il ghiaccio ovviamente!

Lavorare con il ghiaccio permette di utilizzare molteplici capacità sensoriali e con i più grandicelli anche di sviluppare capacità di discernimento alternando stimolazioni tattili diversificate.

Possiamo "conoscere" pezzi di ghiaccio, toccarli, assaggiarli, con le mani, con i piedi... fino a che non si sciolgono. Potremmo predisporre cubetti classici oppure quelli di diverse forme e utilizzare recipienti per contenere l'acqua.

Potremmo dipingere con il ghiaccio, utilizzando pezzetti fatti gelare con colori naturali o addirittura con prodotti alimentari: in questo caso anche il gusto farà esperienza! Anche le amiche di Mille Idee da fare al Nido propongono una bellissima attività di questo tipo.

Con i grandi possiamo provare a proporre i contrasti del freddo e del caldo.  Acqua fredda e acqua calda: immergervi le mani in maniera alternata, magari giocando con delle spugne potrebbe essere una valida alternativa: Vento freddo e vento caldo: con l'aiuto di un phon, "maneggiato", da un adulto i bimbi si divertiranno a saltare e a ballare sulle note di una melodia, pensata ad hoc, e con teli colorati, potremmo fingere di "diventare" il vento. Gelato e thè: associare un ghiacciolo o un gelato all'assaggio di una bevanda calda. 

Consigli su colonne sonore "ventose", che potranno accompagnare attività di motricità e rilassamento:

  • Per riprodurre i suoni: http://www.youtube.com/watch?v=SRadFidgoXU http://www.youtube.com/watch?v=yRy58bZNU4Q
  • Musica da meditazione e rilassamento con melodia lenta: http://www.youtube.com/watch?v=U-Bjp7-ud7E
  • Musica lounge a tema: http://www.youtube.com/watch?v=6k0Qbq-33AA
  • Musica indiana: http://www.youtube.com/watch?v=c0pQf-2I__Q
  • Percussioni arabe ispirate al vento: http://www.youtube.com/watch?v=opVd7rifoK4

Provate a chiudere gli occhi e a pensare a cosa vi viene in mente?