“I
bambini sono tutti musicali”
Per diletto ho frequentato un corso basato su un programma
americano, Music together, che avvicina i bambini alla musica e alla
musicalità. Tale programma è rivolto a bambini della prima infanzia e di
età prescolare ed ai loro genitori per fare musica tutti insieme, anche a casa,
come processo di crescita musicale per la realizzazione del potenziale musicale
innato in ognuno di noi.
Questo approccio, spesso chiamato “developmentally appropriate
practice”, permette ad ogni bambino di essere responsabile del suo proprio
apprendimento, ed aiuta gli adulti a guardare alla crescita del bambino
attraverso stadi di sviluppo, non a seconda dell’età.
I bambini imparano attraverso il gioco e, pertanto, vengono
assolti i quattro principi base della filosofia del Music Together:
- tutti i bambini sono musicali;
- tutti i bambini possono raggiungere competenze musicali di base (competenza tonale e ritmica);
- la partecipazione attiva del genitore, o di chi si cura del bambino, è essenziale per la crescita della sua musicalità;
- questa crescita è favorita da un ambiente giocoso, stimolante e non orientato a performance musicali.
Le lezioni di questo programma raccolgono i bimbi,
accompagnati da almeno uno dei due genitori o di chi si cura di lui, in una
stessa aula; essi, sotto la direzione di insegnanti formati con quello
specifico programma, si avvicineranno a melodie e ritmi provenienti da culture
musicali diverse e incontreranno filastrocche e canti in lingue diverse,
l’inglese come lingua principale.
L’esercizio prevede attività con balli, movimenti e l’uso di
vari strumenti musicali anche provenienti dal quotidiano! Non una lezione di musica, quindi, ma, piuttosto un modo per
fare musica con i propri figli, tant’è che anche ai genitori viene chiesto di
emulare i movimenti partecipando attivamente alle lezioni; il programma
sostiene l’importanza di fare musica con la propria famiglia come elemento di arricchimento
della vita dei bimbi e degli adulti, favorisce la crescita musicale nel bambino
e, perchè no, permette di divertirsi!!!
Le musiche utilizzate, contenute in collezioni di cd, sono
variabili da lezione a lezione; restano fisse la canzone iniziale (Hello Song
con la quale si salutano i presenti nominando ogni singolo bimbo, le mamme e
l’insegnante) e quella finale (Goodbye, So Long, Farewell per salutare i
bambini al termine della lezione).
Ma non solo coi bimbi!! È stato testimoniato come tale
programma è utile per ispirare gioia in sessioni di terapia musicale. Persone
che hanno l’Alzheimer o che hanno perso la capacità di parlare apprezzano il MT
e spesso riescono a canticchiare le parole delle canzoni; molto utile è anche
per i bambini con disabilità in quanto funge da stimolo.
A partire da questa esperienza pratica è possibile
teoricamente affermare come la musica sia un canale importante che debba essere
sollecitato già durante la gravidanza con l’ascolto di musiche e canti che
evochino memorie affettive. Dai primi giorni di vita del neonato, poi, ascoltare musica favorirebbe lo sviluppo di
alcune facoltà musicali.
Pertanto la musica aiuta il
bambino a sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione
dell’ambiente sonoro, aiuta ad ascoltare sé stessi e gli altri, favorisce
l’espressione di idee ed emozioni, permette di sviluppare immaginazione e
creatività, sollecita le capacità comunicative accrescendo le capacità di
attenzione e di concentrazione ed infine esercita la memoria.
di Federica Arici