martedì 28 ottobre 2014

Bimbi in musica: l’esperienza di “Music Together”

“I bambini sono tutti musicali”

Per diletto ho frequentato un corso basato su un programma americano, Music together, che avvicina i bambini alla musica e alla musicalità. Tale programma è rivolto a bambini della prima infanzia e di età prescolare ed ai loro genitori per fare musica tutti insieme, anche a casa, come processo di crescita musicale per la realizzazione del potenziale musicale innato in ognuno di noi.

Questo approccio, spesso chiamato “developmentally appropriate practice”, permette ad ogni bambino di essere responsabile del suo proprio apprendimento, ed aiuta gli adulti a guardare alla crescita del bambino attraverso stadi di sviluppo, non a seconda dell’età.

I bambini imparano attraverso il gioco e, pertanto, vengono assolti i quattro principi base della filosofia del Music Together:
  • tutti i bambini sono musicali;
  • tutti i bambini possono raggiungere competenze musicali di base (competenza tonale e ritmica);
  • la partecipazione attiva del genitore, o di chi si cura del bambino, è essenziale per la crescita della sua musicalità;
  • questa crescita è favorita da un ambiente giocoso, stimolante e non orientato a performance musicali.

Le lezioni di questo programma raccolgono i bimbi, accompagnati da almeno uno dei due genitori o di chi si cura di lui, in una stessa aula; essi, sotto la direzione di insegnanti formati con quello specifico programma, si avvicineranno a melodie e ritmi provenienti da culture musicali diverse e incontreranno filastrocche e canti in lingue diverse, l’inglese come lingua principale.


L’esercizio prevede attività con balli, movimenti e l’uso di vari strumenti musicali anche provenienti dal quotidiano! Non una lezione di musica, quindi, ma, piuttosto un modo per fare musica con i propri figli, tant’è che anche ai genitori viene chiesto di emulare i movimenti partecipando attivamente alle lezioni; il programma sostiene l’importanza di fare musica con la propria famiglia come elemento di arricchimento della vita dei bimbi e degli adulti, favorisce la crescita musicale nel bambino e, perchè no, permette di divertirsi!!!

Le musiche utilizzate, contenute in collezioni di cd, sono variabili da lezione a lezione; restano fisse la canzone iniziale (Hello Song con la quale si salutano i presenti nominando ogni singolo bimbo, le mamme e l’insegnante) e quella finale (Goodbye, So Long, Farewell per salutare i bambini al termine della lezione).

Ma non solo coi bimbi!! È stato testimoniato come tale programma è utile per ispirare gioia in sessioni di terapia musicale. Persone che hanno l’Alzheimer o che hanno perso la capacità di parlare apprezzano il MT e spesso riescono a canticchiare le parole delle canzoni; molto utile è anche per i bambini con disabilità in quanto funge da stimolo.

A partire da questa esperienza pratica è possibile teoricamente affermare come la musica sia un canale importante che debba essere sollecitato già durante la gravidanza con l’ascolto di musiche e canti che evochino memorie affettive. Dai primi giorni di vita del neonato, poi,  ascoltare musica favorirebbe lo sviluppo di alcune facoltà musicali.

Pertanto la musica aiuta il bambino a sviluppare le proprie capacità di ascolto e di osservazione dell’ambiente sonoro, aiuta ad ascoltare sé stessi e gli altri, favorisce l’espressione di idee ed emozioni, permette di sviluppare immaginazione e creatività, sollecita le capacità comunicative accrescendo le capacità di attenzione e di concentrazione ed infine esercita la memoria.
di Federica Arici

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