martedì 30 maggio 2017

Vaccini: la mia opinione

E’ormai da anni che il dibattito sull’importanza delle vaccinazioni imperversa in Italia. Da una parte, coloro che riconoscono la necessità di proteggere i bambini da patologie, che sembrano essere quasi sparite nel nostro paese, ma che nell’ultimo periodo riappaiono in maniera massiva e violenta. Dall’altra, coloro che si sottraggono all’obbligatorietà di alcuni vaccini: ne temono la pericolosità per l’organismo, sostenuti da ricerche che studiano l'incidenza e la frequenza di sintomi patologici nei bimbi vaccinati.

E’proprio degli ultimi giorni la notizia, secondo cui è passata al Consiglio dei Ministri l’obbligatorietà dei vaccini per l’iscrizione a asili nido e scuole materne. Il Ministro della Salute Lorenzin aveva proposto di estendere il dovere ad ogni ordine e grado scolastico, ma il Governo ha bocciato questa linea perentoria.

Cosa succederà quindi? I bambini dovranno essere vaccinati a 12 patologie e non più a 4, come fino ad oggi. Chi si esonera dal dovere non potrà frequentare la comunità scolastica: in questo modo si ridurrà la cosiddetta “popolazione non protetta”, anche grazie alla minaccia di sanzioni salatissime.

Si sono formati comitati antivaccinisti che nei prossimi mesi, protesteranno contro il decreto nelle maggiori piazze italiane. Nel frattempo, sulle maggiori testate giornalistiche, si leggono opinioni di medici, psicologi, esperti di medicine alternative o semplicemente, personaggi famosi.

In questa logica manichea, che oscilla tra giusto e sbagliato, vero e falso, buono e cattivo, scienza e stregoneria, ci dimentichiamo che l’essere umano è dotato di buon senso e libero arbitrio. Per questo, a me risulta inutile una misura così drastica, se poi le norme igienico sanitarie dei servizi educativi sono decise da Comuni con politiche assai diversificate: che senso ha vaccinare se poi a scuola possono essere ammessi senza certificazioni precise bambini con congiuntiviti, pediculosi e malattie infettive.

Spiegare l’importanza della prevenzione e del trattamento delle patologie infettive, tipiche del periodo dell’infanzia, sarebbe una misura che renderebbe più consapevoli i genitori dell’importanza di determinate vaccinazioni. Impegnarsi a far sì che vengano rispettate le normative riguardanti i genitori lavoratori di minori di 6 anni, sarebbe un ‘opera onerosa, ma ne guadagneremmo in qualità della vita.


I vaccini sono diventati una questione di impellente risoluzione, ma lo è ancor di più il futuro dell’Italia: i nostri bambini.

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