venerdì 24 novembre 2017

L'Ortobimbi di Francesca: seguite il cuore e ci arriverete


"Francesca, spiegami cosa fai con i bambini all'Ortobimbi".
Per me, questa resterà sempre la domanda più difficile a cui rispondere.
Il perchè? Perchè onestamente io faccio molto poco, lascio che sia la Natura a parlare con i bambini. Hanno un linguaggio animico molto simile: poche parole, tanto istinto e tutto cuore.
Si capiscono al volo.

Con la semina e l'attesa, i bambini rafforzano in loro la capacità di aspettare, prendendo consapevolezza che ogni momento è il momento giusto per qualcosa di specifico. Non si può fare tutto in tutti i momenti. Questo limite non viene imposto, lo afferma il ciclo della vita.


La cura delle piante che crescono (togliere le erbe infestanti, annaffiare, cappettare) sottolinea quanto siano importanti i passaggi intermedi che stanno alla base per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo, compresa la fatica.

Sì, nell'orto i bambini faticano e credo proprio che sia sentire nelle braccia, nelle gambe questo sentimento, che li spinge successivamente a non sprecare cibo e a mangiare verdura che non avevano mai assaggiato, in quanto non c'è niente che possa essere compreso e imparato senza passare dalla pelle, dai muscoli e dal cuore.

Il raccolto e la vendita dei loro prodotti è la gratifica del lavoro svolto, la benzina che ad ogni percorso aumenta la loro attenzione e il loro impegno, oltre a sostenere l'autostima.



Nel campo, molti processi (collaborazione, attenzione, amicizia) vengono da sè. Io li osservo solo accadere. Potrebbe chiamarsi magia. Non è raro vedere i ragazzi più grandi aiutare i bambini più piccoli, come non è difficile notare che chi ha un raccolto maggiore lo divida con chi ne ha in quantità minore. 

Come mai accade tutto così naturalmente?
Sono quasi sicura che questo succeda perchè i bambini si trovano in un ambiente neutro e neutrale, assente da stimoli esterni, meccanici ed elettronici, dove hanno la possibilità di sperimentarsi, di essere ciò che sono e di passare attraverso tutti i sensi per arrivare alla conoscenza di se stessi e del mondo.



Nessuno può fare questo lavoro al posto loro. Il mio è metterli, ad esempio, in guardia sul fuoco, ma sarebbe superfluo e di nessun aiuto per la loro crescita. Aspetto con attenzione che ci si avvicinino troppo, guardo la smorfia sul loro viso e capisco che ne è stata presa consapevolezza. La volta successiva, finito il lavoro nell'orto, saranno pronti per mettere autonomamente la legna sul fuoco, per cuocere le castagne o scaldare il pane per la merenda.

E così si torna alla domanda iniziale.

"Francesca, spiegami cosa fai con i bambini all'Ortobimbi".

Li osservo imparare le "lezioni" della Natura... e la Natura si sa, dice sempre la verità.

Avrei voluto introdurre Francesca Pachetti, curatrice di Ortobimbi a Montignoso, in provincia di Massa Carrara. Non l'ho fatto perchè le sue parole parlano da sole.

Ho incontrato Francesca per caso e insieme abbiamo giocato, ridendo insieme, piangendo insieme e creando un legame. Di lei mi ha colpito la sua naturalezza, il suo prendersi il suo posto nel mondo mettendosi a disposizione degli altri. Non ho parlato molto con lei, ma quando lo faccio è come se pensasse la mia stessa cosa, avesse la mia stessa idea di infanzia, la mia stessa concezione di educazione e... le parole diventano superflue. Sono piena di gratitudine per lei, perchè tocca sempre i tasti giusti ed è un esempio per me, sia nel mio essere educatrice, sia nella vita di tutti i giorni.

Grazie per la condivisione!



Foto di F. Pachetti

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